Tutor: un supporto allo studio

Tempo di lettura: 2 minuti.

Conosci i tutor universitari? Una novità di questi ultimi anni, che l’Università degli studi di Firenze ha introdotto, è il tutoraggio come mezzo attraverso il quale sostenere lo studente nel suo percorso di studi. Pochi giorni fa tutti gli studenti del nostro Ateneo hanno ricevuto una mail, la quale citava che “per gli studenti delle lauree triennali e per quelli dei primi due anni delle lauree magistrali a ciclo unico, sono presenti dei tutor senior di Ateneo che svolgono attività didattica integrativa per alcune discipline di base“. 

Lo studio universitario, lo sappiamo, è impegnativo, stressante e ricco di ostacoli. Spesso ci abbattiamo, perché non riusciamo a trovare un metodo di studio efficace per tutte le materie che dobbiamo studiare, oppure non riusciamo ad organizzarci con il tempo che abbiamo a disposizione. Capita a tutti di guardare il libro, chiudere gli occhi e sperare di catapultarci in una bella spiaggia caraibica, così come capita a tutti di cadere nello sconforto prima di un esame e pensare che la rinuncia agli studi sia l’unica soluzione per evitare di impazzire

Ecco che, in tutto questo stress, i tutor possono arrivare in nostro soccorso. Sono neolaureati o dottorandi che si mettono a disposizione degli studenti per aiutar loro nella preparazione degli esami più complessi, risolvendo dubbi o perplessità, dando informazioni o consigli. Essi vengono in aiuto a tutti coloro che hanno problemi organizzativi del proprio piano di studi. L’obiettivo alla base del tutorato è creare una giusta sinergia tra l’operato dello studente e l’Università in generale, ma non solo, accrescere i risultati accademici dell’alunno in un clima di studio sereno ed efficiente. 

State tranquilli, il tutor non è un professore pronto a giudicare le vostre lacune o difficoltà: essendo solo uno studente, con qualche esperienza in più, potrà essere considerato come una spalla che può fornire una consulenza sugli esami da affrontare. Dunque, ora che abbiamo compreso cosa sia il tutor universitario è altrettanto importante capire come poterlo diventare. Solitamente il tutor è stato uno studente dalla carriera accademica brillante che ha partecipato ad appositi bandi che l’Università istituisce annualmente. Spesso, dopo la vittoria del concorso è necessario sostenere un corso di preparazione per svolgere il proprio compito al meglio. 

Presso l’Università di Firenze diventare tutor significa impegnarsi a svolgere questo ruolo in 300 ore, con un pagamento di 10 euro l’ora. La mansione, quindi, è retribuita, ma più che un lavoro risulta essere una missione: l’impegno non basta, è necessario pazienza e tolleranza nei confronti degli alunni che hanno bisogno spesso di un supporto morale, qualcuno di cui fidarsi, piuttosto che un aiuto vero e proprio nello studio. Inoltre, la poca differenza di età, consente di instaurare un rapporto empatico e meno statistico, rispetto ai formalismi tipici delle relazioni con i docenti. Dunque, sia nel caso in cui tu sia uno studente distrutto dalla sessione, stressato e nel panico, sia che tu voglia diventare un tutor per aiutare gli altri studenti e fornire loro consigli, l’Università ha la risposta alle tue domande. Rivolgersi ai tutor o diventarlo è sempre utile e l’Università di Firenze istituisce annualmente bandi, seminari e concorsi per offrire un servizio fondamentale per lo studente. Oltre ad essere necessario è un diritto. 

Martina Marradi

Pubblicità