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L’amministrazione del capoluogo toscano, sensibile e molto attiva riguardo le problematiche ambientali urbane, nel 2019 ha aderito ad un nuovo progetto in chiave green contro l’inquinamento acustico dal nome “Life E-Via”: (Electric Vehicle noise control by Assessment and optimization of tyre/road interaction – Controllo del rumore dei veicoli elettrici mediante valutazione e ottimizzazione dell’interazione pneumatico/asfalto).
Firenze, caso pilota del progetto, sarà infatti la prima città in Europa a sperimentare l’asfalto anti rumore testandone le prestazioni prima che il progetto possa essere esteso ad altre città italiane ed europee. Il progetto mira alla mitigazione dell’inquinamento acustico in aree urbane dovuto al traffico stradale, con particolare attenzione ad un futuro in cui i veicoli ibridi ed elettrici potrebbero costituire buona parte del flusso di traffico. L’obiettivo è dunque l’ottimizzazione di asfalti e pneumatici così da ridurre il rumore generato nelle nostre città, a vantaggio dei mezzi stessi e dei pedoni che transitano.
Il progetto, nato nel luglio 2019 con termine a gennaio 2023, è coordinato dal Comune di Firenze e co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Life, un programma istituito nel 1992 mediante il quale vengono finanziati progetti in materia di ambiente, conservazione della natura e clima. Al progetto prendono parte in qualità di partner anche l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Continental, Vie en.ro.se Ingegneria, Université Gustave Eiffel e I-Pool.
L’implementazione progettuale vedrà la luce nell’imminente estate 2021 nel quartiere di San Jacopino, in via Paisiello, verranno poi individuate ulteriori aree analoghe e analizzati i dati della sperimentazione, al fine di ottenere un maggiore comfort acustico per l’intera città.
Le prestazioni di tale intervento verranno testate anche mediante il coinvolgimento della popolazione, pertanto:
- I cittadini verranno sensibilizzati mediante una campagna di informazione sul progetto e sui temi della mobilità elettrica e sostenibile;
- Verranno proposte attività come passeggiate sonore al fine di comprendere come varia la percezione del rumore in base alla tipologia di asfalto, di veicoli e pneumatici;
- Saranno realizzate delle interviste durante le attività sopracitate ed inoltre a bordo di autobus e taxi elettrici facenti parte dell’iniziativa.
Gli obiettivi che Life E-Via si pone di raggiungere sono infatti:
- Ridurre il rumore stradale in aree urbane molto popolate mediante l’ottimizzazione del manto stradale e degli pneumatici per i veicoli elettrici;
- Stimare l’efficienza di mitigazione e il potenziale mediante analisi sul ciclo di vita e dei costi del ciclo di vita;
- Contribuire alle politiche nazionali e regionali italiane, emanando linee guida sull’utilizzo e l’applicazione di tale intervento.
- Aumentare la consapevolezza della popolazione in merito all’inquinamento acustico e i suoi effetti sulla salute, informando sulle opportunità fornite dai veicoli elettrici e indagando la loro percezione del rumore coinvolgendola nell’acquisizione dei dati;
- Promuovere la mobilità sostenibile;
- Incoraggiare l’applicazione di superfici a basso impatto dimostrandone durabilità e sostenibilità.
Sono già disponibili dei risultati preliminari grazie alla realizzazione a Nantes, in Francia, di due sezioni di prova sulle quali è stato steso il prototipo dell’asfalto, testato da parte dell’Università Gustave Eiffel. Le due differenti miscele posate sono state progettate dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e sono stati testati otto differenti veicoli elettrici. La miscela finale è stata poi consegnata alla città di Firenze per l’implementazione vera e propria del progetto.
Ma perché è così importante intervenire nei confronti dell’inquinamento acustico nelle città?
Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) oltre 100 milioni di cittadini europei vengono colpiti da elevati livelli di rumore che hanno un impatto negativo sulla salute umana. Il rumore rappresenta una minaccia sottovalutata ma che può causare problemi di salute a breve e lungo termine, come ad esempio: disturbi del sonno, problemi cardiovascolari, malattie cardiache, minor rendimento in ambito lavorativo e di studio, problemi di udito, ecc.
Nel 2018 l’OMS ha stilato delle linee guida per i paesi dell’Unione Europea, fornendo una guida completa su come proteggere la salute umana dalla dannosa esposizione al rumore ambientale ed individua le principali fonti di rumore in ambito urbano: traffico stradale, traffico ferroviario, traffico aereo e turbine eoliche.
Ad esempio, in riferimento al rumore notturno l’OMS raccomanda una soglia di 40 dB di media annuale per prevenire effetti negativi sulla salute. Secondo una pubblicazione dell’UE però tale soglia difficilmente viene rispettata, infatti: circa il 40% della popolazione è esposta al rumore del traffico stradale a livelli superiori a 55 db (A); Il 20% è esposto a livelli superiori a 65 dB durante il giorno; e più del 30% è esposto a livelli che superano i 55 dB durante la notte.
Il rumore, dunque, rappresenta uno dei maggiori fattori di degrado della qualità nella vita in ambiente urbano e pertanto la tutela dall’inquinamento acustico è stata inserita negli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, concorrendo al raggiungimento dell’obiettivo 3 (Salute e Benessere), 11 (Città e comunità sostenibili) e 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) della suddetta.
Se vuoi saperne di più sull’agenda 2030 dai uno sguardo all’articolo di Lisa Pieroni del 25/04/2021.
Sara Alfonso
Un pensiero riguardo “FIRENZE: CITTÀ TESTER DELL’ASFALTO FONOASSORBENTE”